
TECNOSEDUZIONE
Ah, il corteggiamento ai tempi di WhatsApp. Una volta c'erano lettere d'amore, sguardi rubati, magari anche una poesia maldestra scritta su un tovagliolo. Adesso? Adesso la seduzione è un tizio sudato davanti allo schermo che si chiede se tre secondi di attesa prima di rispondere siano troppi o troppo pochi. È un campo di battaglia di emoji, GIF e puntini di sospensione messi lì come esche per la libido digitale.
WhatsApp è il nuovo bar dove si rimorchia, solo che il barman è un algoritmo e la musica di sottofondo sono le notifiche. Il problema è che la parola scritta ha il calore emotivo di un frigorifero. Ma ecco che arriva l'emoji a salvarci! Cuoricini, faccine ammiccanti, melanzane dal sottotesto ambiguo… perché scrivere mi piaci quando puoi mandare una scimmia che si copre gli occhi?
E poi c'è il sacro tempismo. Aspetti troppo a rispondere? Sei un giocatore incallito. Rispondi subito? Disperato. È una partita a scacchi giocata con pollici sudati. E il famigerato "visualizzato"? Ah, quello è il colpo di grazia! L'hai letto e non rispondi? Inizia il teatro dell'ansia: "Che significa? Mi sta ignorando? Mi vuole far impazzire? È morto?"
Il romanticismo moderno è una guerra di nervi fatta di triple spunte blu e attese strategiche. E non parliamo delle GIF: oggi il tuo successo dipende dalla scelta perfetta tra un Jim Carrey che fa l'occhiolino e un gattino che batte le ciglia. L'unica certezza è che la seduzione non è più un gioco di sguardi e parole sussurrate: è un thriller psicologico in cui vince chi ha meno paura del silenzio.

SCARCITY EFFECT
Senti, amica sconosciuta, ti hanno mai detto che devi "farti desiderare"? Che non devi sembrare troppo disponibile, che devi farlo sudare, che gli uomini vogliono la caccia, che se ti rendi troppo facile sei spacciata? Bene, congratulazioni, sei appena entrata nel meraviglioso mondo dell'effetto di scarsità, la stessa strategia che usano le multinazionali per venderti borse da duemila euro e scarpe scomode.
L'idea è semplice: la gente vuole ciò che non può avere. Funziona con i diamanti, con i biglietti VIP per i concerti e, ovviamente, con il sesso e le relazioni. Se qualcosa (o qualcuno) sembra difficile da ottenere, improvvisamente diventa più prezioso. Ecco perché quell'uomo che ti scrive solo alle tre di notte dopo due settimane di silenzio sembra magicamente interessante. Non perché sia speciale, ma perché sei finita dentro il trucco del "poco disponibile = più desiderabile".
E qui viene il bello: la società ti dice di usare questa tecnica, ma allo stesso tempo ti ricorda che se esageri diventi una "stronza", una "giocatrice", una "troppo impegnata per amare". Quindi il messaggio è chiaro: gioca, ma non troppo; fingi di essere indipendente, ma non al punto da farlo sentire superfluo. Un bel casino, vero?
Ma sai una cosa? La vera scarsità non è fare la difficile per finta, è essere davvero difficile da conquistare perché hai una vita talmente bella che nessuno diventa il centro dell'universo solo perché ha un bel sorriso e due battute pronte. È il potere di non stare lì a controllare il telefono ogni cinque minuti aspettando un messaggio. È sapere che se sparisce, il problema è suo, non tuo. È essere così sicura di te stessa che il suo inseguimento non è un requisito, è solo un piacevole extra.
Perché la verità è questa: chi vale il tuo tempo non ha bisogno di essere ingannato per apprezzarti. Se devi farlo impazzire con trucchetti psicologici per tenerlo interessato, non è l'uomo giusto. Il tuo valore non sta nel numero di volte in cui lo fai aspettare prima di rispondere a un messaggio, ma nel fatto che, con o senza di lui, sei una donna che brilla comunque.
E se qualcuno non lo capisce? Vaffanculo. Ci sarà sempre qualcuno che lo farà.
