TAROCCHI

LA SACERDOTESSA

Signore e signori, parliamo di amore e tarocchi. Ma non di quei tarocchi da quattro soldi che la tua zia legge mentre fuma sigarette al mentolo e si lamenta del mal di schiena. No, no! Qui entriamo nel territorio di Aleister Crowley, il tizio che ha reso l'occulto così rock 'n' roll che persino Jimmy Page dei Led Zeppelin ne era ossessionato.

E la carta della Sacerdotessa? Ah, la Papessa dei tarocchi tradizionali nel Thoth Tarot non è solo una suora sexy con segreti mistici. No! È la tua ex che sapeva esattamente quando mentivi anche prima che aprissi bocca. È il mistero femminile fatto donna. È l'archetipo di "Io so tutto di te e tu non sai un cazzo di me."

Ecco la regina del subconscio, la sacerdotessa del mistero. E quando spunta fuori in una lettura sull'amore, devi farti due domande:

  1. Sei davvero innamorato o è solo una fantasia?
  2. Lei è quella giusta o è solo la tua proiezione di perfezione femminile?

Perché la Sacerdotessa non è la tipa che ti manda messaggini con mille cuoricini. È quella che ti fa capire che l'amore è un viaggio spirituale, non una commedia romantica con la colonna sonora dei Coldplay. È l'amante che ti legge dentro come un libro aperto e tu invece sei ancora fermo a cercare di capire perché il suo "va tutto bene" in realtà significa "muori male".

Oh sì, questa è anche la carta delle storie segrete, delle passioni nascoste, delle relazioni che esistono tra le righe. È il simbolo dell'amore platonico che non diventa mai fisico, della corrispondenza epistolare tra due anime che si desiderano ma non si sfiorano mai. O peggio, è l'amante che c'è ma non c'è, il fantasma emotivo che ti lascia in attesa di un segnale che non arriva mai.

Perché? Perché la Sacerdotessa è il lato oscuro del femminile, il mistero della donna che non puoi possedere. Se pensi di controllarla, sei fottuto. È la tipa che ti manda un solo messaggio dopo mesi di silenzio, e tu cadi nella spirale. La donna che scompare e riappare nella tua vita proprio quando stavi per dimenticarla.

Ecco la verità, fratelli e sorelle: se la Sacerdotessa appare nella tua lettura sull'amore, smetti di cercare risposte fuori e inizia a cercarle dentro. Questa carta ti costringe a capire che l'amore non è solo una questione di cuoricini e dolcezza, ma un percorso interiore, una rivelazione.

Se vuoi un amore semplice, questa carta ti farà a pezzi. Ma se sei pronto a guardarti dentro, a crescere, a diventare più consapevole di te stesso… allora, amico mio, la Sacerdotessa è il miglior insegnante che tu possa avere.

EROTHOTHGRAFIA

Allora, parliamo della Papessa, che nei Tarocchi di Crowley diventa Sacerdotessa. Sta lì, nuda, ma non è quel tipo di nudo che trovi su certe riviste patinate, no. È quel tipo di nudo che ti confonde, che ti fa venire domande. Perché c'è una rete, capisci? Un rete che non nasconde niente, e proprio per questo nasconde tutto. È la versione mistica di 'guardare ma non toccare'. E questa rete, oh, non è buttata lì per decenza. No, è una metafora, è una trappola mentale. Ti lascia vedere il contorno, ma non il dettaglio. È come quando tua madre ti diceva: "Ti racconterò la verità quando sarai più grande". Ma poi non te la raccontava mai. Ecco, questa è la Sacerdotessa. Una promessa di rivelazione che non arriva mai, perché il gioco erotico è proprio lì, nel non sapere fino in fondo.

Nella Sacerdotessa, il sesso cova, ribolle, è come quella tizia che sta per scoppiare ma si tiene tutto dentro perché il suo partner bacchettone gli ha detto che non è il momento. In lei c'è la carica che precede l'azione, il respiro prima di un bacio, il ticchettio prima dell'esplosione. E questo la rende sessualmente più attraente. Più pericolosa. Più interessante.

Ora, il bello è che tutto in questa carta urla sesso senza mai dirlo. Ci sono le colonne – e non mi metterò a fare battute su colonne falliche, no, non io, mai – e c'è la rete che richiama l'imene. E qui bisogna fermarsi un attimo, perché quando metti insieme questi simboli capisci che non stai solo guardando una carta dei tarocchi, stai assistendo a una rappresentazione simbolica dell'eterno enigma umano: il confine tra il sacro e il profano, tra la carne e lo spirito. La Sacerdotessa sta lì ad aspettarti alla porta del club dell'illuminazione, e tu vuoi entrare, ma devi capire prima se hai il giusto dress code spirituale.