
TAROCCHI
LA MORTE
Ragazzi, parliamoci chiaro: la carta della Morte nei Tarocchi di Aleister Crowley non significa che sta per succedere un'ecatombe. No, non vi stanno dicendo che il vostro ex si trasformerà in un cadavere ambulante per venire a chiedervi dove avete nascosto il suo vecchio maglione. Anche se, ammettiamolo, sarebbe più facile affrontarlo così piuttosto che con quella fastidiosa tendenza a scrivervi alle tre del mattino con un patetico "Ehi, ci pensi mai a noi?".
Ora, nel mazzo di Crowley, questa carta ha un'energia ancora più psichedelica e brutale. Vediamo un fighissimo scheletro danzante che brandisce una falce come se fosse la star di un rave post-apocalittico. Ma dietro quell'osso sorridente, la verità è chiara: ogni cosa muore per rinascere. E quando parliamo d'amore, beh, cari amici, sappiamo tutti che non c'è trasformazione più dolorosa di una rottura.
Quante volte avete sentito frasi tipo: "Sono una persona nuova dopo quella relazione!"? Ma certo, non eri una persona nuova quando avevi ancora la sua password di Netflix, vero? No, la trasformazione arriva quando ti rendi conto che la vita continua anche senza quell'abitudine tossica di aspettare un messaggino di buona notte. La Morte nei Tarocchi di Crowley urla proprio questo: taglia, lascia andare, brucia i vecchi schemi e seppellisci il passato con un bel funerale in fossa comune.
Se questa carta esce in una lettura sull'amore, significa che siamo davanti a una di quelle relazioni che stanno cambiando pelle, tipo un serpente che si libera di una vecchia muta. Ma ecco la fregatura: la vecchia pelle non se ne va in silenzio. No, resta lì per un po', come i calzini dell'ex nel cassetto, finché un giorno non li trovi e realizzi che è ora di buttarli nel cassonetto senza voltarti indietro.
E sapete qual è la parte più difficile? La paura. La paura di lasciarsi andare, di perdere quello che conosciamo, anche se non ci fa più bene. Perché sì, anche le relazioni tossiche hanno una loro comodità, come le vecchie mutande con l'elastico slabbrato: non sono il massimo, ma ti ci sei affezionato.
Ma la Morte nei Tarocchi di Crowley non accetta queste scuse. "Amico, lascia andare!" ti urla dalle profondità dell'inconscio. "Tutto ciò che muore lascia spazio a qualcosa di nuovo, e se non lo lasci morire, rimani bloccata in una palude di emozioni stantie!"
Pensateci: chi è il miglior maestro d'amore? Il tempo? No. La sofferenza? Forse. La Morte? Bingo. La morte insegna che non serve attaccarsi con le unghie a una situazione marcia sperando che migliori. È meglio sapere quando è il momento di lasciare andare, di permettere al cambiamento di fare il suo corso.
Così, la prossima volta che questa carta salta fuori in una lettura, non fate gli isterici pensando che sia l'annuncio di un'apocalisse sentimentale. Piuttosto, preparatevi a una pulizia karmica, tipo il reset di sistema di un vecchio telefono. E quando il nuovo inizio arriva, sarà come sentire finalmente la playlist giusta dopo mesi di canzoni sbagliate.
Quindi, accogliete la Morte, lasciate che la falce faccia il suo lavoro, e ricordatevi: il cambiamento non uccide, ma vi rende più vivi che mai. Anche se all'inizio fa un male cane.

EROTHOTHGRAFIA
Immagina di stare a guardare questa carta e pensare: "Oh, ecco uno scheletro con falce, un pesce che sguazza come se stesse andando a un rave subacqueo, e qualche spettrale ammasso di fumo blu che gli danza intorno". E poi Aleister Crowley, signore della malizia esoterica, ti sussurra all'orecchio: "Amico, dietro quest'osso ambulante c'è tutta la baracca del sesso, della magia e di quei momenti in cui non sai se stai per sfiorire o sbocciare". Eccoci qui, a raccontare di come la Morte in questo Thoth Tarot non sia solo la fine di tutto, ma anche un inno a quelle forze viscerali che spingono ogni creatura a strusciarsi, penetrare, riprodursi e ricominciare da capo.
Guarda il serpente: pensa a uno che si presenta in camera da letto a tentare la sposa che è un ammasso d'energia cosmica, mentre lo scheletro con la falce osserva e ride perché sa che ogni atto d'amore è un atto di distruzione e rinascita insieme, un "Vieni qui, che ti taglio la testa, ma intanto ti fecondo l'anima". E quei flutti azzurri che si agitano come liquido amniotico dicono: "Bagnami, distruggimi, rimpastami, e fammi diventare di nuovo una creatura viva".
Questa carta è l'erotismo nella danza della Morte, un valzer macabro e sexy in cui le ossa tintinnano come campanelli di piacere. Pensa al connubio tra Eros e Thanatos, in cui la passione si confronta con il limite estremo e la consapevolezza che ogni fine prelude a un nuovo inizio. Eros alimenta il ciclo vitale che risorge dalle ceneri, mentre Thanatos rappresenta la liberazione dai vecchi schemi e dal peso del passato. Tutta la scena ti urla che l'orgasmo e la falciata finale sono due facce della stessa medaglia. Crowley l'ha buttata lì come a dire: "Basta con il dramma lugubre, la morte è un cambio di scena, un amplesso cosmico che produce nuova vita".
Se la Morte avesse dei freni a disco, allora la vita sarebbe una commedia. Però non ce li ha, e si va giù a tutta birra: o vivi, o muori, o fai l'amore, o diventi polvere. Vedi tu quale opzione ti arrapa di più."
