
TAROCCHI
LA LUSSURIA
Allora, amici miei, oggi si parla della Forza, o come la chiama quel pazzo di Aleister Crowley: Lust, Lussuria. Sì, avete capito bene, la carta che nei tarocchi tradizionali è una signorina che accarezza dolcemente un leone qui diventa un trip allucinogeno con una donna nuda che cavalca una bestia infernale, sventolando un calice come se fosse il sabato sera a Las Vegas.
E parliamo di amore, giusto? Ma che cos'è l'amore? Quella roba che vendono nei film di Hollywood? O l'ossessione che ti fa controllare il telefono ogni cinque secondi per vedere se ti ha risposto? L'amore è una bestia, baby. E la Lussuria non parla d'amore come ce lo insegnano alle scuole cattoliche. Parla di amore carnale, desiderio che brucia, energia primordiale che ti fa perdere il controllo e ti fa urlare come un pazzo al luna park.
Crowley non è uno di quei tipi romantici. Il suo concetto di amore è una mistura di magia sessuale, volontà superiore e un bel po' di libertinaggio mistico. Quella figura femminile sulla carta non sta domando il leone, no no no, lei è il leone. È una fiamma viva, è il caos creativo, è la potenza dell'istinto che si libera. La Lussuria non è la ragazza che aspetta il principe azzurro, è la donna che prende l'amante per la cravatta e lo trascina nella tempesta.
Quindi, che cosa vuol dire questa carta quando esce in una lettura sull'amore? Be', prima di tutto, vuol dire che ti devi preparare. Se hai una relazione, potrebbe diventare più intensa, più fisica, più folle. Se sei single, potresti incontrare qualcuno che ti farà girare la testa e ribaltare il cuore, ma non aspettarti le rose e le poesie. Aspettati il fuoco d'artificio, il batticuore che non ti fa dormire e quella sensazione di essere stato travolto da un uragano con le gambe lunghe.
Ma attenzione, perché questa carta non parla solo di passione, ma di controllo su di essa. La Lussuria non dice di spegnere il fuoco, dice di cavalcarlo. Non è l'amore ingenuo, è l'amore che conosce il proprio potere e lo usa. È l'energia sessuale trasformata in qualcosa di divino. Non è fare l'amore con le candele accese e la musica soft, è fare l'amore con l'universo intero.
Quindi, la prossima volta che questa carta esce nel tuo spread amoroso, fatti una domanda: sei pronta a lasciarti divorare dal leone o cerchi ancora la favoletta Disney? Perché, baby, qui si gioca un altro campionato. E se non sei pronta a bruciare, allora non accendere la miccia.

EROTHOTHGRAFIA
Okay, gente, parliamo di questa donna lussuriosa. Non è lì a farsi problemi, okay? Non è la classica suora repressa che si fa il segno della croce ogni volta che vede una scollatura. No, no. Lei è tutta nuda, sventola 'sta coppa sopra la testa come se fosse l'ultima bottiglia di bourbon rimasta in città, e boom! – è il santo Graal dell'eccitazione, è l'energia cosmica, è il sesso, è il sacro. È tutto insieme. E mentre noi qui ci facciamo paranoie sul dire "masturbazione" ad alta voce, lei cavalca un bestione fiammeggiante con sette teste. SETTE. Roba che manco un film di mostri giapponesi. E quelle teste? Rappresentano il desiderio, l'energia sessuale, l'istinto. Alcune sono animalesche – tipo "Ho bevuto troppo e ora sto flirtando con la cameriera" – altre sono più mistiche, tipo "Sono nel deserto con i monaci sufi e improvvisamente tutto ha senso".
Il sesso non è solo un atto, è una scala per il paradiso. Ma non il paradiso delle vecchie signore in chiesa che pregano per non vedere due che si baciano in pubblico. No, il vero paradiso, quello in cui il piacere e la spiritualità non sono nemici, ma migliori amici che si fanno un viaggio insieme e scoprono l'universo. E la donna lussuriosa? Lei è la padrona del gioco. Non è schiava della moralità imposta, è libera. Tipo Billie Holiday su un palco a mezzanotte, senza paura di niente.
E il simbolismo? È ovunque. Fallico, vulvare, tutta roba che la gente fa finta di non vedere mentre poi, a casa, ci pensa sotto le coperte. La coppa è l'utero, il bastone è il fallo, il fuoco è la passione, le curve del suo corpo sono la danza della creazione. È il sesso come celebrazione, come rito, come chiave per aprire porte che nemmeno sapevi esistessero. E la morale tradizionale? Oh, quella è là dietro, a chiedersi dove ha sbagliato. Perché alla fine, la Lussuria non è peccato. È vita. E se non capisci questo, allora sei ancora intrappolato in una versione noiosa della realtà.
