TAROCCHI

GLI AMANTI

Ok, gente, parliamo della Carta degli Amanti nei Tarocchi di Aleister Crowley. Perché se c'è una cosa che confonde più della dichiarazione dei redditi, è l'amore. E Crowley, quel vecchio pazzo satanista con un debole per gli outfit da mago medievale, ci ha lasciato una chicca mica da ridere.

La carta degli Amanti, in questo mazzo, non è solo un due cuori e una capanna. No, è più simile a un triangolo amoroso con una porta segreta che conduce a un rituale orgiastico nel retrobottega della realtà. Stiamo parlando di un'energia che unisce gli opposti: maschile e femminile, luce e ombra, ordine e caos. Crowley non era uno da cioccolatini e rose rosse, il suo concetto di amore era più vicino a "Se non ci fondiamo in un'unica entità cosmica trascendendo le limitazioni della carne, allora che stiamo facendo?"
Capito il tipo?

Quindi, se peschi la carta degli Amanti nel tuo reading tarologico e pensi "Ah, finalmente troverò l'anima gemella!", calmati, Giulietta. Piuttosto, dovresti chiederti: "Sono pronta a smontare la mia identità come un mobile dell'IKEA e rimontarla in modo che sia compatibile con un'altra anima, con tutti i rischi e le istruzioni in svedese che ne conseguono?"
L'amore, secondo Crowley, non è per i deboli di cuore: è un'operazione alchemica in cui due diventano uno e poi si sdoppiano di nuovo, lasciandoti a chiederti dove diavolo hai lasciato il libretto delle istruzioni della tua vita.

E attenzione, perché questa carta è pure un test: è amore o è un'illusione? È un'unione mistica o ti stai solo incastrando con qualcuno che ha una playlist carina su Spotify e il taglio di capelli giusto?"

Quindi, la prossima volta che vedete la carta degli Amanti e pensate che significhi "finalmente una relazione stabile", ricordatevi che potrebbe anche voler dire "preparati a un bel casino esistenziale". Perché il vero amore, secondo Crowley, è roba da maghi e alchimisti. E se non sei pronta a farti esplodere e riassemblare come una Fenice psichedelica, allora forse è meglio che ti limiti a un'app di dating.

EROTHOTHGRAFIA

Okay, okay, senti questa. Hai un re e una regina, due pezzi grossi vestiti come se stessero andando a un gala medievale di Hollywood, ermellino e tutto il resto. E davanti a loro, che abbiamo? Due bambini nudi. Uno bianco, uno nero. Non stanno litigando su chi ha più giocattoli o su quale cartone sia meglio. No, questi due si stanno toccando le mani come se sapessero qualcosa che noi abbiamo dimenticato. Questi due piccoli angeli stanno facendo un trucco vecchio come il tempo: la fusione degli opposti, la danza tra yin e yang, tra maschile e femminile, e ci ricordano che siamo nati per incontrarci a metà strada, prendere un caffè e decidere di fare l'amore invece di litigare.

Ecco il grande spettacolo, il matrimonio sacro, l'hieros gamos. L'atto che prende il mondo spezzato e lo incolla di nuovo insieme, ma con più stile, più significato, più jazz. Non è solo un'immagine, è una dichiarazione: il gioco della vita è unirsi, sciogliere i confini, essere uno e due contemporaneamente. Il re e la regina lo sanno, i bambini lo sanno, e tu?

Sopra di loro, c'è un Cupido mascherato che vola con l'arco teso e la freccia pronta a partire. Chiunque sia nel mirino può dire addio alla sanità mentale. Non importa chi sei o cosa vuoi, lui tira e poi sono affari tuoi.

E la benda? Ah, la benda sugli occhi di Cupido! Perché l'amore non è mai quello che sembra. Ti innamori dell'idea, della proiezione, del riflesso di qualcosa che hai in testa, e poi scopri che la realtà è un'altra. È un'illusione, una messinscena che il cervello orchestra per giustificare un'attrazione chimica che dura quanto un fuoco d'artificio. Ma il bello è proprio questo: l'amore non ha logica, non ha senso, e se provi a controllarlo, ti ritrovi a parlare da solo davanti a uno specchio. Platone diceva che Eros spinge l'anima verso la bellezza e l'unità. Sì, certo, ma nel frattempo ti fa anche perdere il sonno, la dignità e metà del conto in banca.